Il desiderio di effettuare una mappatura fotografica da inserire su mapillary, mi ha portato nuovamente nel Piovego ad attraversare il centro di Padova.
Anche questa volta mi sono mosso in autonomia con il binomio bici-kayak, ma trattandosi di acqua piatta, ho preferito al packraft un veloce kayak pieghevole: un Pakboats Puffin Saco.
Finalmente sono riuscito ad effettuare le riprese sequenziali georeferenziate per mapillary, un paio di tentativi precedenti non sono andati a buon fine, uno per problemi tecnici alla action cam e l'altro perchè mi son trovato le chiuse del Piovego al Bassanello sbarrate e il fiume a secco.
Il risultato non sembra male, ci sono molte cose migliorabili ma nell'insieme può andare. Qui sotto il link:
E' sempre un piacere tornare in Piovego, fiume cittadino pieno di storia, che nonostante sia stato sfregiato e privato del suo tratto più significativo con l'interramento della riviera dei
ponti romani, mantiene scorci e testimonianze del forte legame con la città.
Il sistema d’acque e fiumi di Padova era articolato e poneva la città al centro di un complesso sistema di comunicazione fluviale che la collegava da un lato con le varie realtà produttive
dell’entroterra e dall’altro alla laguna di Venezia.
Le acque di Padova sono un'inestimabile ricchezza, le nostre radici, la nostra storia ne sono intrise.
La moderna società ci ha allontanati da questo legame, che invece và assolutamente recuperato e valorizzato; vedremo allora che molte delle attuali problematiche legate alla gestione delle acque si risolveranno da sole.
Piacevole sorpresa al ponte tra via Umberto Primo e via Roma, ove il naviglio interno sparisce in un sifone, il suono di musicisti di strada si propagava sull'acqua venendomi incontro, effetto
surreale degno di entrare in un film di Fellini. Ho cercato di riprendere il momento, il video è riduttivo ma un pò rende l'idea.
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